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Giovedì, 20 Luglio 2017 10:39

MLB a Porto Cervo. Contaminazioni di energie

Una serie continua di coincidenze ci sta indicando che questa è la strada giusta da seguire...iniziate a dicembre dell'anno scorso a Miami grazie all'incontro con Claude Corongiu della Galleria MACCA, continuate con Elena Calaresu di Alghero, con le forti affinità con la mitica Giovanna di Su Gologone. Ma il legame che mi lega alla Sardegna nasce nel 1972 quando la Gallura mi cura evitandomi l'asporto di un polmone. Aria e sole mi curarono in un lontano novembre del 1974. Qua mi sentivo me stessa e riuscivo a superare la mia atavica timidezza. Ora è venuto il momento di restituire a questa terra l'energia che mi ha dato e che continua a darmi, insieme alle persone con cui giocavo ai Puffi e a quelle con le quali vado alla scoperta delle calette più nascoste su un gommone scassato dal simbolico nome "Therapy", dove è stato ospitato anche un magico concerto dei Gipsy King solo per due.

 


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Mercoledì, 06 Settembre 2017 22:29

Camerani/Camporesi/Di Prospero/Sabbagh - MAAD, Adria

INDAGINE SULL'IMPERFETTO. Il giorno 8 settembre, in occasione della Notte delle Biblioteche e dei Musei, il MAAD di Adria inaugura una nuova esposizione. Alle ore 18,30 sarà presentata al pubblico: Indagine sull’imperfetto, con opere di Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Maurizio Camerani e Mustafa Sabbagh. Immagini fotografiche e installazioni digitali che costituiscono un itinerario, attraverso una selezione qualitativa e non di tendenza, per giungere ad una riflessione sugli sviluppi e le evoluzioni che hanno per oggetto traiettorie inedite che fanno dell’immagine fotografica uno degli ambiti di maggior fermento dell’attualità artistica. I quattro autori hanno contribuito in questi ultimissimi anni alla scoperta di nuove inclinazioni di ordine immaginativo e di nuove sensibilità. Un cambiamento di prospettiva e di punti di vista semantici su ciò che tradizionalmente e convenzionalmente competeva all’immagine fotografica. Uno spostamento di confini e di generi consolidati, che in pochissimo tempo ha annoverato questi quattro autori tra i maggiori artisti contemporanei.

Maurizio Camerani, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Mustafa Sabbagh

a cura di MLB Maria Livia Brunelli Gallery

Quattro artisti a confronto, accomunati da una ricerca sull’imperfezione. Immagini fotografiche e installazioni digitali che costituiscono un itinerario, attraverso una selezione qualitativa e non di tendenza, per giungere ad una riflessione sugli sviluppi e le evoluzioni che hanno per oggetto traiettorie inedite che fanno dell’immagine fotografica uno degli ambiti di maggior fermento dell’attualità artistica.

Un cambiamento di prospettiva e di punti di vista semantici su ciò che tradizionalmente e convenzionalmente competeva all’immagine fotografica. Uno spostamento di confini e di generi consolidati, che in pochissimo tempo ha annoverato questi quattro autori tra i maggiori artisti italiani contemporanei.

Maurizio Camerani

Una installazione composta da cinque immagini fotografiche che scandiscono diversi momenti   dell’allestimento di una mostra dell’artista in una galleria di Bologna negli anni Ottanta.
La qualità delle immagini realizzate a suo tempo su cassetta VHS in analogico ha subito in quasi tre decenni di oblio un progressivo deterioramento per effetto della smagnetizzazione del nastro. Una perdita di nitidezza cui fa da contraltare una qualità straordinaria che solo il trascorrere del tempo determina: le immagini hanno “interiorizzato il tempo” restituendocene intatto il fascino.

Silvia Camporesi

Imperfezione come "paesaggio rovesciato”, che capovolge la percezione abituale del reale creando straniamento: il vulcano più piccolo del mondo, un castello di sabbia diventato opera museale, gli orologi – per definizione simbolo di perfezione e precisione - che al Museo Guatelli creano una installazione cacofonica, imperfetta nella sua affascinante immutabilità.

Anna di Prospero

Queste quattro fotografie appartengono alla serie “Beyond the visible”, un lavoro incentrato sull’analisi dell’inconscio; rappresentano il fascino di una bellezza che non è mai perfetta e insieme creano una storia nella quale lo spettatore può vivere una riflessione personale e introspettiva sul tema dell'imperfezione, immerso in una suggestione fiabesca dove ogni cosa è accennata ed evocata. Un sogno rosa che riporta a memorie d’infanzia, a giochi in giardino di cui si è sfumata la memoria, ma proprio in questa indefinitezza risiede la magia della nostalgia.

Mustafa Sabbagh

“Nel corpo umano non esiste uno spazio come la cavità, correttamente chiamata. Ogni spazio è occupato dal suo contenuto. Lo spazio toracico è completamente riempito dalla sua viscera, che, in massa, prende la forma perfetta del suo interno. Le viscere toraciche si trovano così strettamente legate l'una all'altra, che rispettivamente influenzano la forma e le dimensioni dell'altro”. Questa riflessione di Joseph Maclise, tratta da “Anatomia chirurgica”, introduce nell’universo di Mustafa Sabbagh, dove gli abissi neri dell’inconscio e del corpo umano invitano a una indagine della propria essenza e autenticità, al di là di ogni perfetta apparenza.

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Sabato, 18 Ottobre 2008 13:15

Emergenze creative 2008 - MAR, Ravenna

Opere di Atul Bhalla, Stefano Bombardieri, Maurizio Camerani, Chen Qiulin, Maria Rosa Jijon, Anila Rubiku, Giancarlo Scagnolari, Lara Usic, Xing Danwen, Saul Zanolari su tematiche ambientali (acqua, energia, rifiuti) nell’arte contemporanea internazionale a cura di Maria Livia Brunelli e Silvia Cirelli (M.A.R. Museo d’Arte della città di Ravenna e luoghi vari della città).

Dal 10/10/2008 al 25/10/2008

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Martedì, 19 Luglio 2016 13:56

Atelier Matisse

Maurizio Camerani

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Maurizio Camerani e Ketty Tagliatti

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Sabato, 03 Gennaio 2015 11:28

Maurizio Camerani

Nasce a Ferrara nel 1951 ed inizia la sua attività artistica al Centro Video Arte di Ferrara con Lola Bonora. Le opere video, prodotte fra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, lo vedono tra i primi e più espliciti assertori del video narrativo, lontano dalla sperimentazione formale, tecnologica o linguistica del decennio precedente.

Camerani è stato regolarmente presente a mostre di settore in Italia e all'estero, esponendo insieme ad artisti di fama mondiale come come Bill Viola e Nam June Paik. Tra i numerosi festival internazionali cui ha partecipato, si segnalano quello Locarno, dove ha ricevuto, nel 1991, il Gran Prix de la Ville de Locarno, TaorminaArte (1991), il Festival di Montreal (e quello di Berlino. Le videosculture che hanno caratterizzato gli anni '80-'90 si collocano all’interno dell’orizzonte dell’arte minimale, giocano su primordiali rapporti spaziali, di segno e di senso, fra ciò che è dentro il monitor e ciò che è fuori, che lo contiene e lo delimita (come il titolo semplice e immediato in contrasto con la natura rarefatta e sofisticata del lavoro).

Nelle videosculture l’immagine video diventa complice di un gioco tautologico, come in Giardino italiano, Trave d’equilibrio, Vista dal basso degli anni Ottanta, oppure esplicita la forza, la violenza, la minaccia che il progetto dell’opera porta con sé, alla ricerca di un rapporto complice con lo spettatore, come in Addestramento, Difesa personale, e Soglia degli anni Novanta. Dagli anni 2000 inizia una sua personale riflessione sull’ombra come scarna riproduzione di un gesto o di un segno del proprio passaggio.

Espone ad Artel alla Galleria comunale d’Arte di Cagliari (1992), a Titanica alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di S. Marino (1995), ad Aslab. I sensi del virtuale alla Promotrice di Belle Arti di Torino (1995), alla XII Quadriennale Nazionale Palazzo delle Esposizioni Roma (1996), a La Coscienza Luccicante a Palazzo delle Esposizioni di Roma (1998), a L’Arte Elettronica. Metamorfosi e Metafore al Palazzo dei Diamanti Ferrara (2001), a Glassway al Museo Archeologico Regionale di Aosta (2002), a Emergenze Creative al MAR di Ravenna (2008), e alla 54° Biennale di Venezia (2011). Ha esposto alla MLB home gallery per la doppia personale insieme a Ketty Tagliatti Alchimie del segno e della materia. Omaggio a Mirò, nel 2008.

 

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