da venerdì 24 a domenica 26 gennaio
preview giovedì 23 gennaio
ArteFiera Bologna, Padiglione 15 stand D 31.
Quest’anno ad Arte Fiera presentiamo uno stand monografico di Anna Di Prospero, conosciuta per i suoi evocativi autoritratti fotografici. La poesia e l’empatia delle sue opere saranno valorizzate attraverso una selezione caratterizzata da una grande armonia stilistica e cromatica, dove le fotografie più famose saranno affiancate ad altre più recenti, tra cui quattro opere inedite realizzate per la recente nascita del figlio.
Ad accogliere i visitatori sarà l'intenso autoritratto in cui la madre le copre gli occhi con un gesto protettivo che ha commosso le giurie di alcuni tra i premi di fotografia più noti del mondo. Un’opera di cui sono andate esaurite immediatamente tutte le edizioni, ma di cui Anna ha deciso di esporre la sua unica e non vendibile copia perché simbolica della sua produzione, ammirata da molti in occasione della mostra della Collezione Donata Pizzi “L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015” ospitata alla Triennale di Milano.
Si potranno poi ammirare alcune opere delle serie ispirate a due artisti del passato, tra cui il seicentesco Carlo Bononi, che Anna Di Prospero ha reinterpretato focalizzandosi sugli effetti di luce e sulle dinamiche delle relazioni affettive che legano tra loro i personaggi ritratti. Il dialogo con l’artista della Belle Époque Giovanni Boldini è dato invece "dalla scelta delle pose, dalle atmosfere ricreate, ma qui il volto è volutamente celato, un particolare viraggio enfatizza i toni caldi e il fumo corrisponde al movimento, alle pennellate elettriche di Boldini" (Angela Madesani).
Nella parete centrale ci si troverà davanti alle quattro opere dedicate alla nascita del figlio Carlo, che catturano lo sguardo per la loro delicata dolcezza, tra cui un autoritratto dell’artista in attesa che scruta l’orizzonte.
Di grande suggestione anche le due opere della serie esposta nel Palazzo Ducale di Mantova, realizzate site-specific tra gli splendidi affreschi dei Gonzaga e acquisite dal museo. In esposizione infine alcune opere ideate dall’artista durante il suo soggiorno a New York, tra cui l’immagine scelta per la comunicazione dalla mostra a Palazzo delle Esposizioni a Roma "L'altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2018”.
DOVE
Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglione 15 stand D 31
Ingresso Fiera: Nord (per chi arriva in piazza Costituzione, servizio gratuito di navette)
QUANDO
24/26 gennaio 2020
ORARI
da venerdì a domenica: dalle 11 alle 19
PRESS PREVIEW A INVITI
giovedì 23 gennaio: dalle 11 alle 12
PREVIEW A INVITI
giovedì 23 gennaio: dalle 12 alle 17
VERNISSAGE A INVITI
giovedì 23 gennaio: dalle 17 alle 21
Bertozzi & Casoni. Frammenti di quotidianità
in concomitanza con Giuseppe De Nittis al Palazzo dei Diamanti
MLB Maria Livia Brunelli Gallery
inaugurazione 30 novembre alle ore 17
Il duo di artisti, al pari di De Nittis, si concentra, per la mostra alla MLB Maria Livia Brunelli, su brevi momenti che racchiudono una storia, ma ancora di più, un concetto. L'avvento della fotografia nel XIX secolo ha fortemente influenzato il modo di ritrarre la realtà che ormai poteva essere sezionata nei suoi istanti e descritta da immagini salienti. Una singola immagine estrapolata dalla realtà permetteva di vedere, e capire, la realtà stessa oltre la superficie.
De Nittis fa di questo la sua cifra caratteristica: rappresenta l'aulicità del quotidiano, la bellezza del presente, ritrae il suo tempo per presentarlo ai suoi contemporanei e tramandarlo a noi posteri.
Bertozzi & Casoni evidenziano a noi stessi il nostro presente fatto di precarietà, consumo, ricerca e spreco. Raccolgono varie eredità del passato: dalle nature morte seicentesche traggono la vanitas e il memento mori, dal realismo ottocentesco la visione disillusa della realtà, dalle avanguardie surrealiste lo spessore concettuale del ready made. Poi creano presenze disturbanti e sconcertanti.
Con occhio disilluso colgono l'istante impudico, ci mostrano oggetti e situazioni del quotidiano comuni a tutti e comunemente ritenuti da nascondere, da sgomberare, da ripulire; ma è proprio questo istante che ci accomuna tutti.
Lo scarto, il rifiuto alimentare, sono invenzioni umane, non esistono in natura, e la loro quantità è proporzionale al grado di sviluppo sociale ed economico. Non c'è miglior rappresentazione del nostro tempo.
Negli accumuli di Bertozzi & Casoni ci ritroviamo: li riconosciamo e abbiamo l'istinto di smaltirli, ma Bertozzi & Casoni ci bloccano, li bloccano nella ceramica. L'accumulo casuale, perfetto ready made di ogni nostro quotidiano, viene nobilitato e sottolineato dalla ceramica, dagli infiniti virtuosismi tecnici ed artistici che ci spingono a vedere oltre la superficie di ciò che stiamo guardando.
Riconoscendo ogni singolo oggetto e sapendo il loro scopo, evochiamo metafore e connessioni logiche che creano storie subito comprensibili e condivise da tutti.
La mostra è visitabile dal 30 novembre fino al 13 aprile 2020; ogni sabato dalle 15 alle 19 vengono effettuate visite guidate.