«La galleria MLB di Maria Livia Brunelli: uno spazio che, con le sue proposte originali e il suo approccio sperimentale di casa galleria nel cuore del centro storico di Ferrara, sta sempre di più attirando l’attenzione ricevendo premi e riconoscimenti»
Santa Nastro (Artribune, 29 aprile 2016)
Daily I found myself amidst the difficulty of running a small artistic business in Italy: finding funding, negotiating contracts, getting publicity, and creating a name. The work could be very frustrating but was always interesting. I had the opportunity to speak to many local artists about their art and even showed one of the artists some of my work. And my coworkers—mostly Italian students from the Faculty of Architecture—were really great and candidly expressed their feelings about the art and artists who passes through the office. In my time at the gallery I feel as though I not only improved my vocabulary and speaking skills but also developed my taste for art. I also had the opportunity to hear firsthand about the arts environment in Italy: that though Italy has a rich history of the arts, the current situation is not such a pretty thing... I would recommend this internship for anyone interested in small arts businesses. But I would warn them that it is easy to end up with more work than you bargained for. Be clear about your intentions as an intern and know that the gallery is small (so you will be working very closely with your coworkers). That said, it is a very rewarding experience... and often the boss makes cookies!
Sophia Levine (Middlebury College, Spring 2009)
"Ho chiesto di incontrarla perché mi ha colpito molto il sito della sua galleria. Non so ancora che lavoro vorrei fare nella vita, dopo gli studi in Bocconi, un master in arte contemporanea, e tanti stage e viaggi in giro per il mondo...ma una cosa la so: vorrei avere la sua stessa luce negli occhi, quando parlerò del mio lavoro!".
una studentessa (Milano, maggio 2016)
La MLB Maria Livia Brunelli home gallery è una associazione iscritta nel Registro APS Emilia Romagna n. 4135 atto n. 46249 del 16/06/2011 e lo statuto è consultabile qui
L'importanza dei nomi ha condizionato tutta la vita della mia bocca e la mia: impossibile vivere in una casa - anche se bella - se si trova in una via con un nome che non potrei dire-scrivere; e così via, in un susseguirsi di scelte più musicali che razionali.
E pochi giorni fa il Simbolismo mi ha illuminato circa la mia professione ideale, a livello "nominale". Ebbene vagavo, a Ferrara, con gli occhi pieni di simboli e di mistero. In parte grazie alla bella mostra (ma solo per i contenuti…) sul Simbolismo, che ha inaugurato il 18 febbraio a Palazzo dei Diamanti. E in parte grazie alla visione di alcune opere di Cosmè Tura, grande artista il cui corpo morì nel 1945.
Quando… il mio vagare è stato interrotto da un lumicino acceso, fuori da un palazzo antico, che scoprirò essere stato l'abitazione di Pellegrino Prisciani, umanista ed esperto di astrologia della Corte degli Estensi, amico di Cosmè Tura e di molti pittori del Quattrocento ferrarese e ideatore della decorazione quattrocentesca di palazzo Schifanoia. Vedendo quel lumicino, fuori da quel palazzo misterioso che - portone spalancato - mi invitava ad entrare, non sospettavo che avrei scoperto il più bel nome nel mondo dei nomi dei lavori.
Salgo le scale ed entro in una casa che è anche una galleria d'arte contemporanea, una home gallery, una galleria casalinga. Ad aprirmi una fanciulla con un cappellino arancione, che mi proietta negli anni Trenta. Si chiama Marialivia Brunelli, e si prende cura delle cose belle. Il nome del suo lavoro entusiasma le mie orecchie: "curatrice".
La sua casa è aperta. E' accogliente. E' viva. Avrei voluto staccare uno ad uno i quadri esposti a Palazzo dei Diamanti ed appenderli in questo luogo di rarefazione, dove ogni artista ha la sua stanzetta. Una stanza tutta per sé. Mentre nella maggior parte dei musei, le opere di più artisti convivono nel medesimo spazio, claustrofobicamente, disponendo magari solo di mezzo muro bianco per esprimersi.
Ma per fare un lavoro con un nome così bello che scuole bisogna fare? Maria Livia è laureata in Lettere moderne, con un diploma di specializzazione in Storia dell'arte ed un master in Management per curatore nei musei d'arte e di architettura contemporanea. Ma tutto questo non basta se non si ha… un cappellino arancione.
Chiara Zocchi (L'Avvenire, 25 febbraio 2007)