Nasce ad Amman (Giordania).
Italo-palestinese, allevato tra l’Europa ed il Medio Oriente, l’imprinting è cosmopolita, l’attitudine è nomade.
Già assistente di Richard Avedon e docente al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, dopo una brillante carriera come fotografo di moda riconosciuta dai magazines più prestigiosi del mondo, Sabbagh decide di concentrare la sua ricerca nell’arte contemporanea per mezzo della fotografia e della video-arte, attraverso una sorta di contro-canone estetico dove il punctum è la pelle - diario dell’unicità individuale - trasferita su fondali lividi, in dittici che traducono forma in contesto, in ovali come cammei. Il tutto interpretato attraverso la multidimensionalità del nero, la sovversione dei codici di abito e di genere, o la più pura indagine antropologica attraverso il medium fotografico. Un’estetica del disagio, un’armonia dell’imperfezione, che Sabbagh trasferisce con disinvoltura dalle pagine patinate, ai white cubes dei musei e delle gallerie più famosi del mondo– tra cui il Musée de l’Élysée di Losanna, considerato tempio internazionale della fotografia.
Spesso protagonista di interviste e documentari che indagano sulle sue visioni, nel 2013 Sky Arte HD, attraverso la serie Fotografi, lo ha eletto tra gli 8 artisti più significativi del panorama nazionale contemporaneo. Ad oggi, Mustafa Sabbagh è riconosciuto come uno dei 100 fotografi più influenti al mondo, ed uno dei 40 ritrattisti di nudo - unico italiano - tra i più rilevanti su scala internazionale.
Le sue opere sono presenti in numerose pubblicazioni accreditate internazionalmente (tra cui Faces – the 70 most beautiful photography portraits of all time, a cura di Peter Weiermair), in monografie sold-out (tra cui About Skin, ed. Damiani, e 17:17, ed. Danilo Montanari), e in molteplici collezioni permanenti, in Italia e all’estero - inclusa la storica Collezione Arte Farnesina, la Fondazione ArteFiera, l’acquisizione di un suo intero progetto inedito nella collezione permanente di arte contemporanea del MAXXI - Museo nazionale delle Arti del XXI secolo (Roma) e l’acquisizione di un’opera commissionatagli in partenariato dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Casa Museo Boschi - De Stefano (MI).