Food artist formatasi in Olanda, l’artista ha ideato appositi “Piatti-sorpresa” in ceramica che, durante la cena, svelano progressivamente una diversa pietanza sottostante in terracotta. Invece, nella perfomance “Co-diners”, piatti, cucchiai e gesti dei commensali sono uniti da un elastico che inevitabilmente lega tutti nell’azione della degustazione: una meravigliosa, sorprendente metafora delle relazioni a tavola, in cui il commensale diventa “artista” e si mette in gioco.