La MLB anche quest'anno ha il piacere di partecipare a quella che viene considerata una delle fiere più interessanti del panorama italiano, ArtVerona, che si svolgerà da venerdì 14 a domenica 16 ottobre (con preview giovedì 13 alle 18).
Bertozzi & Casoni (Bologna, 1957 e Ravenna, 1961), tra i più noti esponenti a livello internazionale della scultura in ceramica policroma, sorprendono sempre per l’incredibile capacità nel ricreare oggetti che sembrano reali: dai resti di un pasto con uova, tazzine, profiteroles o cioccolatini, alla valigetta in cui ironicamente si uniscono riferimenti al memento mori ed elementi floreali. “Un’epopea del trash”, dove l’attrazione per quanto è caduco, transitorio, deperibile e in disfacimento, diventa icona della condizione umana. Hanno esposto alla Tate Liverpool, alla XIV Quadriennale di Roma, a Ca’ Pesaro, a All Visual Arts di Londra, alla Sperone Westwater di New York, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, al Musée des Beaux Arts di Ajaccio, a Palazzo Te a Mantova, al Mambo di Bologna; nel 2009 e nel 2011 i loro lavori sono stati esposti al Padiglione Italia della Biennale di Venezia, e nel 2017 si è inaugurato il Museo Bertozzi & Casoni presso la Cavallerizza Ducale di Sassuolo (Modena).
Anna Di Prospero (Roma, 1987), vincitrice di alcuni tra i maggiori premi mondiali di fotografia, è presente in fiera con quattro immagini che hanno come filo conduttore l’autoritratto con un vestito rosso. Il primo è uno scatto inedito del progetto "La memoria delle stazioni", la grande mostra attualmente in corso all'Auditorium di Roma dove la nostra artista espone il frutto di un impegnativo progetto che l’ha occupata nell'ultimo anno: diciannove fotografie inedite realizzate in otto stazioni italiane. Scatti di grande suggestione, in cui le stazioni vengono ritratte anche in angoli segreti e nascosti, tra scenari metafisici e silenzi ricchi di poesia. Lo scatto presente ad ArtVerona, realizzato nella stazione di Messina, è l’unico disponibile sul mercato dell’intero progetto, perché tutti gli altri scatti sono stati acquisiti dal committente, l'Archivio Luce Cinecittà, un archivio immenso in cui Anna Di Prospero è la prima fotografa donna ad entrare. Per la prima volta viene presentato un altro scatto inedito, realizzato quando Anna è stata invitata a partecipare al programma di residenza artistica dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, e durante il soggiorno ha realizzato una serie di immagini all’interno dell’attuale sede dell’Istituto, l’incantevole Palacio de Abrantes. Gli altri due autoritratti appartengono alla serie site specific realizzata nel Palazzo Ducale di Mantova, dove l’artista si è confrontata con gli spazi dei Gonzaga tra atmosfere rarefatte dal forte potere evocativo.
Simona Ghizzoni (Reggio Emilia, 1977) è fotografa, artista visuale e attivista per i diritti delle donne, Presidente della giuria europea del World Press Photo di quest'anno, che ha vinto per ben due volte. Presenta qui alcune opere della serie "Isola", tra cui alcuni scatti inediti e intimisti, di grande poesia, che la vedono immersa nella natura. La serie, con cui l’artista ha vinto il premio a Fotografia Europea 2021, nasce dal racconto di un cambiamento di vita improvviso e non previsto: il 12 marzo 2020, con l’avanzare della pandemia e la chiusura totale del Paese, Simona Ghizzoni decide di trasferirsi con tutta la sua famiglia da Roma in una piccola località sull’Appennino reggiano nella casa che apparteneva ai nonni materni e che diventerà rifugio per quei mesi così stranianti. Il progetto nasce dalla contingenza e dall’urgenza di mettere in immagini il vissuto, ma è proseguito poi in Lazio e in Sicilia e prosegue tuttora come ricerca e riflessione sulla relazione con la natura.
Barbara Capponi (Milano, 1966) ha appena pubblicato per Giunti uno spassoso libro dettatole da...un gatto, “Come addomesticare un umano”, con prefazione di Daria Bignardi. Ha lavorato per anni in una delle più importanti agenzie internazionali di pubblicità, creando personaggi e campagne di grande successo, come il camaleonte Carletto. Ha affiancato sempre al lavoro per le grandi aziende quello per le associazioni no profit e progetti artistici come la collaborazione con il gruppo milanese “Elio e le Storie Tese”. Nel 2014 inizia a dedicarsi a tempo pieno a una sua ricerca espressiva che coniughi le competenza maturate fino ad allora a un obiettivo etico. I suoi Retablos sono ispirati a quelli della tradizione sudamericana, ma con una differenza sostanziale: un titolo, inciso sull’esterno del diorama, che è parte integrante dell’opera. All’interno delle piccole teche, scene tridimensionali che fermano per sempre un istante, un momento topico, un incontro che cambia la vita, un evento drammatico messo a fuoco dal titolo, a volte poetico, quasi sempre ironico. La relazione tra l’uomo e il resto della natura, l’amore, la psiche, l’ignoto, la bellezza e la ferocia del mondo, sono alcuni dei temi, a volte pesanti, che cerca di trattare con leggerezza.
Marcello Carrà (Ferrara, 1976) stupisce e ammalia con questo gigantesco cane "super-eroe" realizzato a penna Bic, un Bulldog francese della serie "Mec-cani - Cani Meccanici". Racconta l’artista: “I cani sanno spesso sorprenderci: malgrado possano trovarsi in situazioni difficili o essere vittime di comportamenti poco sensibili da parte dell'uomo, o addirittura in condizioni di menomazione fisica, sono capaci di entusiasmi e di affetto incredibili verso di noi. Quasi fossero completamente esenti dalle influenze del contesto e dell'ambiente, rivelano un'energia contagiosa in grado di risollevarci le giornate. In questo senso il nostro amico a quattro zampe può essere paragonato ad un congegno meccanico, esattamente come questo bulldog francese, capace di funzionare anche in circostanze complesse per portare gioia e tenerezza”. Carrà è un artista specializzato in disegni di grandi dimensioni a penna Bic (alcuni arrivano a 8 metri di lunghezza), che si contraddistingue per la sua perizia disegnativa, cui fa da contraltare un forte aspetto concettuale. Tutte le sue opere sono realizzate a mano libera, e sono ispirate a tematiche etiche, naturalistiche, zoologiche o alla reinterpreatazione di artisti del passato in chiave contemporanea.
Ci vediamo a Verona!
Orari:
venerdì 14 ottobre dalle 11.00 alle 19.00
sabato 15 ottobre dalle 11.00 alle 19.00
domenica 16 ottobre dalle 11.00 alle 19.00.