Inaugura sabato 1 aprile alle 18 la mostra "Surrealtà rinascimentali a penna Bic" dell'artista Marcello Carrà nella casa-galleria rinascimentale di Maria Livia Brunelli in Corso Ercole d 'Este 3, ispirata all'esposizione del Palazzo dei Diamanti "Rinascimento a Ferrara. Ercole de' Roberti e Lorenzo Costa"
La particolarità della mostra consiste nel fatto che l'artista reinterpreta e attualizza, attraverso disegni di vario formato realizzati esclusivamente con la penna Bic, le tematiche che i pittori in mostra hanno affrontato nei loro dipinti, lasciandosi trasportare dall’emozione di trovarsi avanti a opere che colpiscono per il loro carattere surreale, metafisico, per la loro natura fantastica.
L’analisi parte proprio dal concetto di “Rinascimento”: secondo l’artista oggi, “l'unico vero e proprio ‘Rinascimento’ appare quello scientifico e tecnologico, con conseguenze senz'altro positive su alcuni aspetti della qualità della vita, ma con effetti purtroppo anche deleteri sulle masse”.
Affrontando questi e altri temi contemporanei con l'umorismo tipico della sua creatività, Marcello Carrà ha realizzato un nuovo ciclo di opere inedite, rivisitando in forma allegorica alcuni dipinti di Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, in un tracciato che si ricollega anche ai pittori fiamminghi, da cui la stessa Officina Ferrarese fu chiaramente ispirata, e più precisamente alla figura di Hieronymus Bosch. Una serie di riletture dell'antico che hanno dato vita a immagini ricche di simboli, in cui spesso si mescolano segno grafico e testo manoscritto: il tutto realizzato a penna biro su carta ingiallita.
Carrà ad esempio riprende un suggestivo particolare rappresentato da Ercole de’ Roberti nel mese di settembre a Palazzo Schifanoia, l’amore tra Venere e Marte, in cui assumono un ruolo da veri protagonisti l’abito e l’armatura dei due personaggi, posti ai piedi del letto in una raffigurazione dal sapore prettamente metafisico, quasi ad anticipare il futuro stile elaborato da De Chirico nella stessa Ferrara. Il letto/altare, da oggetto fisico, sfuma in una fitta scrittura in cui l’artista ha trascritto i testi di canzoni contemporanee di vari interpreti che inneggiano all’amore passionale.
O ancora, i capelli della fanciulla del polittico Griffoni si trasformano in una scia di parole, che riporta alcuni divieti imposti dalla sharia alle donne musulmane.
Un percorso quindi che affronta, attualizzandoli, gli argomenti più disparati: l'amore gioioso o disilluso, la fuga dai soprusi, l'impegno e la doppiezza d'animo, da cui emerge che i difetti umani rimangono gli stessi nel corso dei secoli, manifestandosi in forme diverse in base alle abitudini e al sentire di ogni epoca.
La mostra rimarrà aperta fino al 19 giugno, data di chiusura anche della mostra di Palazzo dei Diamanti, ed è visitabile tramite visite guidate ogni sabato dalle 15 alle 19 (per informazioni scrivere a mlb@mlbgallery o telefonare al 346 7953757).