La MLB Maria Livia Brunelli home gallery offre “vivande per l’anima” alla OFF Contemporary Art Fair Brussels
Chi si aggirerà per gli stand della fiera d’arte contemporanea OFF Contemporary Art Fair Brussels, che avrà luogo dal 25 al 28 aprile a Tour &Taxis a Bruxelles, rimarrà sicuramente colpito da quello della MLB home gallery di Ferrara.
La gallerista Maria Livia Brunelli già lo scorso anno ad ArteFiera a Bologna aveva conquistato visitatori e stampa con l’installazione di Stefano Scheda, ricoprendo il pavimento dello stand con migliaia di monetine da un centesimo, simbolo dei fondi per i terremotati dell’Emilia che stentavano ad arrivare, e che erano comunque “centesimi” rispetto ai danni subiti. E se Basilea, in occasione di Scope Basel, gli artisti esposti erano stati invitati a interpretare il tema della crisi dell’Europa, a Bruxelles in questa occasione i due artisti che dialogano tra loro sono Stefano Bombardieri e Marcello Carrà, per un progetto che vuole riscoprire, in un mondo dominato da ritmi sempre più accelerati, il valore del raccoglimento e della riflessione.
Marcello Carrà presenta una nuova serie di opere incentrate sul tema del silenzio, della meditazione, e del valore del cibo inteso non solo nel senso materiale del termine, ma soprattutto come nutrimento per lo spirito.
Nasce così un trittico di nature morte, in cui il silenzio è il tema dominante, con cacciagione mista ad elementi contemporanei, quali chiavette USB, telefoni cellulari e penne biro.
Un altro trittico riprende tre capolavori di Vermeer, in cui i personaggi sono scomparsi, lasciando lo spazio immerso in una pace ancora maggiore, dove vivande come pane e frutta sono immerse in una luce diurna carezzevole, tipica del pittore fiammingo. Un’ulteriore opera raffigura una miriade di pesci che si mangiano vicenda, e che alla fine non raggiungono il fiore cresciuto sulla riva del mare: è un’allegoria dei ritmi frenetici di oggi e una riflessione sulla natura umana portata alla prevaricazione reciproca, che fa perdere di vista i valori morali più alti e le cose belle che la vita ci offre.
Infine una nuova serie di opere “in acqua”, che riprendono temi legati alla contemplazione e all’introspezione, quali paesaggi notturni, isole dei morti e nature morte di vivande, con l’effetto sorpresa dato dalla rotazione di queste opere che rispecchia il carattere volubile della natura umana.
Stefano Bombardieri è autore di una spettacolare installazione che per protagonista una tavola apparecchiata: grazie a un dispositivo elettronico, piatti, bicchieri e posate si muovono tintinnando con modalità differenti, come se fosse in atto una vera e propria conversazione scandita da ritmi e interventi casuali. “L’installazione - spiega l’artista – nasce dall’idea di rappresentare una discussione intorno ad un tavolo, grazie a vibrazioni alternate casuali degli oggetti che vi stanno sopra; a volte il ritmo è concitato, in altri momenti si fa più pacato. Si lascia che sia l'immaginazione a dare forma e volto ai commensali, e a ipotizzare il contenuto alla discussione in corso. C’è chi può leggere l’opera come una riflessione sulle relazioni sociali che si innescano a tavola, dalla semplice conversazione all’incomunicabilità”.
Autoritratto rappresenta invece un vuoto interiore difficile da colmare: il cucchiaio diventa metafora di uno strumento per nutrirsi che non è più in grado di assolvere alla propria funzione. Poi la ferita lentamente si rimargina fino alla completa elaborazione del lutto.
Sorprendenti sono poi le scatolette di cibo in scatola di Bombardieri: anziché tonno o acciughe, aprendo la scatoletta escono...corni di rinoceronte, che nella civiltà orientale sono simbolo di fertilità, tanto che questa credenza ha purtroppo portato sull’orlo dell’estinzione il rinoceronte, con il rischio ormai di trovarlo solo in “scatola”, come appunto il tonno.