Timothy Tompkins e Giorgio Morandi
a cura di Maura Pozzati
in collaborazione con Studio La Città, Verona
a cura di Maura Pozzati
in collaborazione con Studio La Città, Verona
Un prezioso disegno a matita di Giorgio Morandi al limite dell’astrazione è lo spunto di riflessione per un confronto con l’opera del giovane artista californiano Timothy Tompkins: oggetti banali e suppellettili senza storia, individuati fra le rimanenze degli scaffali degli ipermercati, vengono assemblati dall’artista e fotografati in composizioni che rimandano alla tradizione della natura morta.
Queste fotografie, semplificate digitalmente a una ridotta gamma cromatica al fine di astrarle, sono poi riprodotte pittoricamente su lastre di alluminio. Ne risulta una stratificazione liquida di vernici industriali che si dispongono per isole cromatiche, indefinite nei contorni al pari delle immagini rievocate dalla memoria.
In entrambi gli artisti oggetti quotidiani che non hanno storia né dignità estetica vengono storicizzati e quasi sacralizzati per almeno un istante della loro vita, domestica o consumistica che sia.
https://www.mlbgallery.com/mostre/after-still-life#sigProId83b8df16f3
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