L'armonia nascosta

Sabrina Torelli

a cura di Maria Livia Brunelli

Presentazione

Si tratta di un progetto espositivo che Sabrina Torelli ha ideato appositamente in concomitanza con la mostra di Joaquín Sorolla al Palazzo dei Diamanti, artista spagnolo protagonista della Belle Époque, negli anni tra impressionismo e simbolismo. Se per Sorolla, maestro nel ritrarre sulla tela l’incanto della luce, il giardino è soprattutto un’alchimia di colori, in cui si fondono suggestioni dell’Alhambra e dei giardini orientali, fino ad arrivare a costruire, ormai molto anziano, un angolo di segreta bellezza nella sua casa di Madrid, per la Torelli è la sede in cui si manifesta al meglio l’energia universale, quell'"armonia nascosta" che, come diceva Eraclito, "vince su quella che risplende".

Espressione della potenza che tutto tiene insieme, crea, dissolve e ricrea, la Natura, per la Torelli, dovrebbe tornare ad essere il punto di riferimento fondamentale per l’uomo. "La disarmonia in cui viviamo oggi - sostiene l’artista - è solo un trampolino di lancio verso l’armonia tra noi, i nostri pensieri, sentimenti, emozioni e ciò che ci circonda. Occorre ripensare a noi stessi passando dall’amore, che è la vibrazione più alta, quella del sole e del nostro cuore: sono vibrazioni" Noi siamo fatti di vibrazioni e la vita è una rete infinita di questo flusso di fili che pervade tutto l’Universo. La felicità è diventare una cosa sola con il creato. Diventare noi stessi il giardino universale".

Come afferma infatti Gilles Clèment in "Il Giardino in movimento", il nostro giardino oggi è l’intero pianeta, e Sabrina ne è convinta a tal punto da aver incentrato non solo la sua ricerca ma la sua stessa vita in sintonia e in sincronia con le forze della Natura. Si è trasferita in provincia di Ferrara, dopo una serie di esperienze internazionali che l’hanno fatta conoscere come una delle artiste più interessanti della sua generazione (ha esposto alla Fondazione Querini Stampalia, al Palazzo delle Papesse di Siena, al Mart di Rovereto, ed è stata selezionata per l’International Studio Program del P.S.1 di New York).
Una scelta motivata dal fatto che in quelle terre l’elemento acqua è più forte, nella certezza che il Po diventerà una fonte sempre più importante nell’immediato futuro: così la Torelli ha posto il proprio rifugio nella campagna della Bassa davanti a un grande albero, il suo "albero guardiano", perché per lei Madre Terra è la portatrice della vera radice della vita.

Cuore della mostra alla MLB home gallery non poteva quindi essere che un grande albero: raccolto dal Po, restaurato e inciso, come fosse uno strumento sciamanico capace di attivare energie nascoste. La Torelli già da diversi anni preleva dal Delta de Po elementi naturali arenati tra le sacche della foce, erosi e consumati dall’acqua, dal tempo e dagli agenti atmosferici, che riporta con pazienza e meticolose cure a nuova vita. Fungono da introduzione a questa suggestiva visione arborea una serie di disegni a pennarello rappresentanti altrettanti fiori: alcuni sono semplici fiori di campo, come semplice è l’atto cosciente di guardare in noi stessi. Siccome poi la Torelli ama gli accordi, la vibrazione di luce, tradotta in simboli nei suoi disegni, diventa vibrazione sonora nell’ambiente, un’opera dono: le "voci delle piante", il ritmo dello scorrere della linfa, raccolte in dieci anni di appassionata ricerca da una giovane musicologa ora scomparsa.

Le opere in mostra

L'allestimento

Invito vernissage

l armonia nascosta invito fronte

l armonia nascosta invito retro

Foto vernissage

 

Finger Food a cura di Maria Negri del negozio La Badessa

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