Una stanza per Boldini

Silvia Camporesi

a cura di Maria Livia Brunelli

Presentazione

L’esposizione, aperta per tutta la durata della mostra ai Diamanti, nasce dalla volontà di creare un dialogo fra arte moderna e arte contemporanea all’insegna delle comuni affinità che legano la giovane e raffinata fotografa al noto pittore della belle époque parigina, di cui è esposto un disegno.

Silvia Camporesi si è concentrata sull’idea di movimento che caratterizza lo stile di Giovanni Boldini, caratterizzato da pennellate "elettriche" che sembrano "smaterializzare" i soggetti ritratti. L’artista, che si è confrontata con la cultura orientale grazie a un soggiorno in Giappone, ha trovato questa idea indefinitezza affine alla cultura giapponese del wabi-sabi.

Ispirandosi in particolare a tre dipinti di Boldini, la Camporesi, al termine di un percorso che l’ha portata dal Museo Boldini al Giappone, è arrivata a collegare l’eleganza elettrica delle pennellate boldiniane alla calligrafia orientale. E’ nata così una serie fotografica di grande suggestione, nata da una ricerca meditata e profonda sul dinamismo di Boldini, che con le sue linee saettanti anticipò le ricerche del futurismo e dell’informale. La mostra è in collaborazione con la Galleria dell’Arco, Palermo/Shangai.

Le opere in mostra

L'allestimento

Invito vernissage

una stanza per boldini invito fronte

una stanza per boldini invito retro

Foto vernissage

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