In occasione del finissage della sua mostra, prorogata dopo la pausa estiva, sabato 21 settembre alle 17 verrà presentato alla MLB Gallery di Ferrara "Come addomesticare un umano", edito da Giunti.
A conversare con l’autrice sul libro - un fenomeno editoriale tradotto in 14 lingue - sarà Valentina Lapierre, curatrice culturale e fondatrice della libreria “La Pazienza”.
Il volume, impreziosito dalle illustrazioni di Andrea Ferolla e dalla prefazione di Daria Bignardi, è un vademecum felino, un diario di viaggio nel mondo degli umani scritto dal punto di vista di un gatto sapiente per istruire i suoi simili che aspirano a instaurare un rapporto con un appartenente alla famiglia delle grandi scimmie, condividendo casa ed esistenza.
Babas svela tutti i segreti dell’arte millenaria con cui i gatti ci scelgono, ci conquistano e finiscono per addomesticarci, e offre al lettore un resoconto ironico e divertente, ma anche profondo e introspettivo, sulla relazione tra felini ed umani.
“Noi sappiamo come trattare questi bipedi che, in realtà, sono piuttosto semplici da ammaestrare. Dormirgli addosso, costringendoli lungamente a posizioni scomode; condurli passo passo al mobile dei croccantini; svegliarli nel cuore della notte senza ragione apparente: dietro queste e altre azioni che potrebbero sembrare casuali si celano precise tecniche di domesticazione. E, se avrete la ventura di poter addomesticare il vostro esemplare fin da quando è un cucciolo, potrete guadagnarvi il migliore, più fedele compagno che si possa desiderare”.
Un libro che nasce dal grande amore di Babas per i gatti: non poteva concludersi al meglio quindi la mostra, intitolata "Mille innamoramenti".
Tra le opere esposte, un mandala scritto a mano riunisce più di “mille innamoramenti” dell’artista: tutte quelle persone, personaggi, libri, luoghi, animali, scrittori, canzoni che le hanno fatto battere il cuore. Un ricamo bianco su bianco evoca, come in un sussurro, una frase d’amore. I ritratti di famiglia hanno per protagonisti, a sorpresa, solo i bambini. Le ironiche medaglie al valore sono un necessario tributo per chi si è innamorato e ha sofferto, perché, dice Barbara, “le pene d’amore lasciano cicatrici che sono come decorazioni”, testimonianze di ferite a cui siamo sopravvissuti.
È l’ironia ancora una volta a venirci in soccorso, insieme al grande stupore per la bellezza del creato, che in maniera surreale fa incontrare una donna e una giraffa davanti a un paesaggio da favola, e fa sentire loro che "Malgrado tutto, era un mondo meraviglioso".
E poi ci sono i "Retablos", dove l’attenzione è portata su dettagli microscopici. Protagonisti e storie sono catturati dentro piccole scatole magiche che generano stupore: i diorami, ispirati agli altari domestici della tradizione messicana, sono come wunderkammer portatili. Attraverso scene tridimensionali raccontano eventi topici, incontri che cambiano la vita, personaggi e allegorie fermati in un istante e messi a fuoco dal titolo. Come nell’opera in mostra Amore a prima vista: il colpo di fulmine tra due creature così lontane tra loro - una zebra e un pinguino – che però riconoscono immediatamente la propria affinità.