Manuela Carrano Ketty Tagliatti
con testi di Maria Livia Brunelli, Jacqueline Ceresoli e Francesca Pini
con testi di Maria Livia Brunelli, Jacqueline Ceresoli e Francesca Pini
Manuela Carrano e Ketty Tagliatti sentono con forza la carica infusa nelle pietre della città di Ferrara: quella che l'epoca degli Estensi era ricerca scientifica ha lasciato spazi, volumi e atmosfere che si possono cogliere riscoprendo il linguaggio proprio delle scienze esoteriche.
Un percorso a cui la Carrano invita ispirandosi liberamente agli affreschi protorinascimentale di Palazzo Schifanoia, da lei attualizzati attraverso disegni e libri d'artista in cui le tematiche quattrocentesche della corte di Borso d'Este si intrecciano con una riflessione sulla sostenibilità ambientale.
Ketty Tagliatti si é invece ispirata alla forma pentagonale della pianta di Ferrara, città che nel 1492 venne ampliata per farle assumere la forma di un diamante, simbolo della dinastia degli Estensi, forma che, secondo l'umanista e astrologo Pellegrino Prisciani, avrebbe attirato l'energia dell'universo. Tanto che l'architetto Biagio Rossetti, ideatore dell'Addizione Erculea, mise al centro di questa diamante urbanistico proprio il Palazzo dei Diamanti. La geometria di questo disegno è stata analizzata dalla Tagliatti con maniacale precisione attraverso trame all'uncinetto.
La mostra resterà aperta fino al 10 settembre 2019.