Doppio appuntamento a Bologna e Ferrara per conoscere una delle più affermate performer italiane
Giovedì 12 maggio 2016
MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, Bologna
h 17.30 presentazione volume GR | Giovanna Ricotta
h 18.30 performance NON SEI PIÙ TU, AZIONE 02 e a seguire videoproiezioni Falloavvenire (2002), Fai la cosa giusta (2010) e Falene (2012).
Sabato 14 maggio 2016
MLB Maria Livia Brunelli Gallery, Ferrara
h 17.30 aperitivo rinascimentale con l’artista Giovanna Ricotta e il prof. Claudio Cazzola sull’attualità dell’"Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto, in occasione della mostra dedicata al poema dall’artista.
Due occasioni speciali, prima a Bologna e poi a Ferrara, per vivere ed assaporare l’arte contemporanea accompagnati da Giovanna Ricotta, una delle performer più affermate in Italia, che ama esplorare la sua identità travestendo se stessa attraverso raffinate performance che segnano le diverse tappe della sua esistenza.
Giovedì 12 maggio il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna dedica una serata al lavoro artistico di Giovanna Ricotta. Il pubblico è invitato a partecipare a un'azione performativa alle 18.30, preceduta alle 17.30 dalla presentazione dell'ultimo volume pubblicato sull'artista, e dalla videoproiezione di alcuni video emblematici del suo percorso.
Fulcro della serata è la performance NON SEI PIÙ TU, AZIONE 02, a cura di Silvia Grandi e Fabiola Naldi, che Giovanna Ricotta propone negli spazi della Sala delle Ciminiere: un lungo tappeto che si dipana nell'ampio salone del museo sarà percorso più volte dall’artista tracciando e imprimendo con la sua gestualità e attraverso polvere di grafite segni astratti che connettono idealmente presente e passato, risalendo fino agli esordi.
All'estremità finale di questo percorso, a rappresentare la performance che si stabilizza in un corpo cultura, si trova l'opera Non sei più tu (2015): un'urna nera, dalle forme morbide, realizzata tramite moderne tecniche di stampa 3D.
L'enigmatica struttura monocroma occulta volutamente al pubblico il suo contenuto: il “corpo assente”, racchiudendo il nucleo interiore dell'artista, composto di polvere di grafite. A chiudere l'urna, una calotta che, se sollevata, svela il segno grafico GR inciso in oro. Con questo lavoro Giovanna Ricotta ha voluto “fissare un punto d'arrivo e ulteriori passaggi nell'indagare la performance” immaginando che al nero seguano altri monocromi – rosa e bianco - “tre urne, tre forme, tre spostamenti”.
La performance è preceduta, alle h 17.30 in Sala Conferenze, dalla presentazione del volume GR | Giovanna Ricotta edito da CLEUP, a cura di Guido Bartorelli e Silvia Grandi, pubblicato in occasione della mostra omonima che si è tenuta nel 2015 a Palazzo Pretorio (Cittadella, Padova), che si è conclusa con la performance NON SEI PIÙ TU, AZIONE 01. Ne parleranno la stessa Grandi, curatrice della mostra, e Fabiola Naldi, curatrice e autrice di uno dei testi in catalogo.
La serata si conclude con la proiezione, in un'area dedicata della Sala delle Ciminiere, di tre opere video prodotte a seguito di altrettante performance di Giovanna Ricotta: Falloavvenire (2002), Fai la cosa giusta (2010), Falene (2012).
NON SEI PIÙ TU, AZIONE 02 di Giovanna Ricotta fa parte di una serie di iniziative che il MAMbo dedica nella sua programmazione 2016 al video e alla performance. In questo quadro sono visibili al museo fino al 5 giugno Fine eroica di un'immagine del Quattrocento, di Luigi Presicce e Bora, di Yuri Ancarani, quest'ultima nell'ambito del progetto Museo Chiama Artista di MiBACT e AMACI.
Invece sabato 14 maggio, alle 17.30, in occasione della personale di Giovanna Ricotta Furiosamente. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori alla MLB Maria Livia Brunelli Gallery di Ferrara, affascinante casa-galleria in un palazzo del Cinquecento davanti al Castello Estense, il prof. Claudio Cazzola e Giovanna Ricotta dialogheranno sui temi alla base dell'Orlando Furioso, nel corso di un piacevole aperitivo con degustazione di specialità rinascimentali.
Un poema che continua a parlare al lettore contemporaneo per l’incredibile attualità dei temi trattati: il bisogno di armonia e serenità, contraddetto dalla continua tensione verso traguardi impossibili, come il desiderio di gloria, l’ambizione, la passione amorosa non corrisposta, tutte chimere che creano gelosia e ansia, fino a portare addirittura all’ossessione, alla follia. Ma il poema parla anche di un’epoca di forte crisi religiosa, della guerra tra mondo arabo e mondo cristiano, conflitto che mai come oggi sta scuotendo le nostre coscienze. Fili rossi che attraversano la nostra epoca come attraversavano quella di Ariosto, che lui stesso, amante della quiete e della pace interiore, denuncia nel suo poema, tanto che l’Orlando Furioso si configura come una grande metafora degli intrighi e delle follie di cui era spettatore ogni giorno alla corte degli Estensi.
L’esposizione, a cura di Maria Livia Brunelli e Silvia Grandi, aperta fino al 26 giugno, ha inaugurato il ciclo di mostre ispirate alla figura di Ludovico Ariosto e in particolare al suo poema più famoso, di cui ricorre quest’anno il cinquecentenario della prima edizione. A celebrarlo, una serie di iniziative che coinvolgono tutta la città di Ferrara, che culmineranno, a settembre, in una grande mostra che Palazzo dei Diamanti dedicherà a questo capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento.
Giovanna Ricotta propone nelle due sale della galleria una contrapposizione tra il mondo dei cavalieri e quello delle dame, a partire dal primo, famosissimo verso del poema: “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”. Così, le fotografie intense e statuarie di lei stessa nella performance presentata al MAMBO nel 2010, che la ritraggono come un tecnologico guerriero in un contrasto di bianchi e di neri (Fai la cosa giusta), dialogano con quelle raffinate e incipriate che la vedono settecentesca damigella nell’opera Toilette del 2008.
Dalla compresenza di queste due anime che convivono nella stessa persona, una maschile e una femminile, una dinamica e una statica, nasce la riflessione di Furiosamente, una serie inedita di 46 disegni, tanti quanti i canti del poema di Ariosto. Il titolo intende evocare la dimensione schizofrenica di questa ricerca dell’identità corporea, di cui il disegno, a tratti fine e pulito, a tratti sporco e violento, diventa simbolo. Giovanna Ricotta esprime così “furiosamente” la storia di un corpo contemporaneo incontenibile, passionale, forte, che non riesce a trattenere la poesia, anzi la deve esprimere come nell’ “Orlando Furioso”, senza filtri.
Giovanna Ricotta, nata a Loano (SV), nel 1970, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1994 e in breve tempo si afferma come artista e performer presentando il suo lavoro in rinomati spazi espositivi italiani.
Dal 1997 ad oggi, lavora con video, installazioni, foto e disegni, un’artista per cui l’arte è vita e il corpo è oggetto; inserisce nei suoi lavori sempre un dualismo provocatorio in cui il corpo non è altro che un mezzo, un media, per arrivare al concetto finale e alla conclusione di un processo riflessivo articolato e complesso. Il corpo diventa concetto, in ogni suo lavoro c’è una ricercatezza tale da portarla a ricreare e riprogettare i singoli oggetti-scultura che andrà ad utilizzare in performance, sconfinando quasi nel design, per rendere ogni singolo aspetto della sua produzione assolutamente personale e perfettamente in linea con quello che vuole essere il suo “marchio di fabbrica” GR.
Vanta numerose collaborazioni nel panorama artistico, con curatori quali: Silvia Grandi, Alessandra Galletta, Francesca Alfano Miglietti, Guido Bartorelli, Fabiola Naldi, Renato Barilli. Con musicisti quali Marlene Kunz, Beautiful, Riga. Ha preso parte a progetti con il MAMbo, con l'Università di Bologna, Fabbrica del Vapore Milano, Alt Alzano Lombardo, Bergamo.
Informazioni generali: www.mambo-bologna.org
Informazioni per la stampa: Ufficio stampa MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna
Elisa Maria Cerra – Tel. +39 051 6496653, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.