The Self-Portrait Experience (SPEX) permette a chiunque di scatenare il processo creativo e trasformare le proprie emozioni e la propria interiorità in arte. Nell’autoritratto siamo, allo stesso tempo, autore, soggetto e spettatore, e la potente dinamica tra i tre ruoli spinge il nostro inconscio a parlare col linguaggio dell’arte. L’autoritratto non ci etichetta, non ci definisce, ma esprime la meravigliosa molteplicità e plasticità della nostra identità. L’oggettivazione delle nostre emozioni difficili in una foto funziona come un motore catartico e rinnovatore, e ci permette di passare ad altro.
In pratica, SPEX consiste nella produzione di autoritratti fotografici, la percezione delle immagini secondo criteri artistici specifici e la costruzione di progetti artistici autobiografici.
Questo weekend intensivo è un'introduzione allo SPEX, per chi vuole sperimentare il primo e più importante esercizio SPEX: l'espressione di emozioni difficili nell'autoritratto. Ma lavoriamo sull’autoritratto, non sul selfie... Il selfie è immagine pubblica, controllata secondo quello che vogliamo comunicare al mondo, mentre l’autoritratto è immagine interna, è un dialogo aperto e profondo tra me e me, è lasciare che il nostro inconscio parli col linguaggio dell’arte...
Il workshop introduttivo è un weekend intensivo (sabato 7 e domenica 8 maggio dalle 10 alle 18 con pausa pranzo). Il sabato si fanno le sessioni individuali di autoritratto nello studio fotografico allestito da Cristina Nuñez: ogni partecipante scatta una serie di immagini a partire dalle istruzioni dell'artista sull'espressione di emozioni difficili, e sarà poi accompagnato nella percezione approfondita delle opere con l'aiuto dei criteri artistici del metodo. Nel frattempo, il gruppo lavora sulla percezione profonda di opere date coi criteri di percezione e realizza esercizi fotografici. La domenica si lavora in gruppo sulla percezione profonda delle immagini realizzate.
Non è necessario avere delle conoscenze in ambito tecnico fotografico, ma è necessario portare una macchina fotografica digitale reflex o bridge (o eventualmente uno Smartphone) e un computer portatile. I partecipanti dovranno vedere, prima del workshop, i due video di Cristina Nuñez, Someone to Love e Higher Self:
https://vimeo.com/46194436 Someone to Love
https://vimeo.com/46361965 Higher Self

Date: 7-8 maggio 2022
Minimo, 8 partecipanti, massimo 16.
Il costo del workshop è di 350 euro (per informazioni: 346 7953757; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)


Sessioni individuali ad Arte Fiera, Bologna
Dal 13 al 15 maggio la galleria MLB dedica all'artista uno stand monografico ad Arte Fiera dove Cristina Nuñez ricreerà il suo studio per permettere di sotttoporsi, previa prenotazione, a una seduta individuale della durata di un’ora per indagare se stessi e le proprie emozioni più profonde. "Invito la persona a interpretare in totale solitudine emozioni come rabbia, disperazione o terrore, che chiedo di raffigurare con la propria mimica facciale senza vedersi, scattandosi cinque autoscatti mentre ascolta come si sente in quel momento, in modo che l’emozione divenga reale. Quando ha finito, entro nello studio e la accompagno nel processo di percezione delle immagini, coinvolgendola nella scelta dell’opera finale. Le persone mettono il corpo nella massima tensione per spingere fuori tutta l’aria emozionale attraverso la bocca, fino all’ultima goccia. Dopodiché possono concentrarsi solamente sull’ascolto delle emozioni, dei pensieri e delle sensazioni fisiche che rimangono dopo lo svuotamento”.

Il costo della sessione è di 200 euro (per informazioni: 346 7953757; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Arte Fiera, Bologna, 13-15 maggio (giovedì 12 maggio preview su invito; venerdì 13 maggio: dalle ore 11.00 alle ore 12.00 riservato VIP; dalle ore 12.00 alle ore 20.00 apertura al pubblico; sabato 14 e domenica 15 maggio: dalle ore 11.00 alle ore 20.00).

Inaugura sabato 26 marzo la mostra Anna Di Prospero. Paesaggi interiori allo Studio Legale Cecchin Vallino & Associati nel centro di Ivrea (Piazza Ferruccio Nazionale 6), in collegamento con il MonFest 2022, la prima Biennale Internazionale di Fotografia di Casale Monferrato.

Nata dalla collaborazione fra il Direttore artistico del MonFest Mariateresa Cerretelli, la gallerista Maria Livia Brunelli e il collezionista Fabio Cecchin, la mostra vedrà la presenza dell’artista Anna Di Prospero, che commenterà alcune delle sue opere più note, come il famoso autoritratto abbracciata alla madre, attraverso coinvolgenti visite guidate (alle 17 e alle 18; per info: 346 7953757).

Rita Pacifico, in occasione di un’intervista per Rai Cultura, descrive così il lavoro della giovane fotografa, vincitrice di alcuni tra i maggiori premi mondiali di fotografia: “Anna Di Prospero approda all’autoritratto urbano dopo un lungo percorso, scandito in serie fotografiche che rappresentano un autentico romanzo di formazione. L’obiettivo è crescere, maturare, mettere a fuoco se stessa in un progressivo allargamento dei confini dell’io. Il lavoro della giovane fotografa inizia, infatti, con interni domestici, scatti ambientati nella propria casa, per poi aprirsi verso l’esterno, verso luoghi noti e sconosciuti, dalla città di nascita alle metropoli internazionali, mettendo in scena piccoli atti performativi dove è sempre al centro se stessa, fino ad arrivare ad includere gli altri. E’ un’ulteriore fase di indagine che coinvolge prima i familiari, gli amici, poi gli sconosciuti, gli stranieri, con un'interessante esperienza di condivisione del mezzo fotografico. Un percorso circolare, che ritorna al punto di partenza per esplorare le immagini provenienti dall'interiorità e dall'universo della storia dell'arte”.

E' arrivata in libreria, e potete trovarla anche alla MLB, Nei miei occhi, la prima monografia dedicata al lavoro di Anna Di Prospero, edita da Contrasto! Siamo molto orgogliosi di questo importante traguardo della nostra artista, che promuoviamo con stima e passione da diversi anni.

"Tra gli sguardi più innovativi del panorama fotografico contemporaneo, la fotografa realizza un racconto che è un’originale ricerca sull’identità e la sua storia personale: il volume raccoglie le sue serie più famose, le fotografie più interessanti, ed è arricchito dal testo vibrante e coinvolgente della scrittrice americana Francine Prose.

Accompagnata dalla macchina fotografica, Anna Di Prospero posa ogni giorno i suoi occhi sul quotidiano, restituendocelo in immagini dal valore intimo e, al tempo stesso, assoluto: «Per me lo straordinario sta nella rielaborazione che faccio attraverso le mie fotografie costruite, dove il mio personale diventa qualcosa di più universale, ma con un mio punto di vista», racconta.

Le fotografie la ritraggono così nella sua casa, nel giardino, insieme alle persone con cui condivide la vita, i genitori, il compagno, i figli. Il suo sguardo si sposta verso la sua città, Latina, o verso quelle che frequenta per lavoro, come Parigi o New York. I ritratti sono l’esatto contrario dei selfie del nostro tempo, perché in ogni immagine Anna Di Prospero ci appare di spalle, assumendo così una nuova forma ogni volta, per raccontare quella complessità che ci accomuna e permettendo il coinvolgimento e l’immedesimazione di chi osserva: «Le straordinarie fotografie di Anna di Prospero ci ricordano che ognuno di noi ospita molti sé. È nella natura degli esseri umani», spiega Francine Prose nel testo che apre il volume.

Così, storia dopo storia, di Anna Di Prospero vediamo il corpo muoversi nello spazio, adagiarsi per terra, stringere al petto il figlio o abbracciare un’amica, ma non vediamo mai il suo viso. La sua presenza, delicata e misteriosa, si muove in ambienti quotidiani che diventano subito scenari da favola e, in ogni immagine, vediamo quel che vedono i suoi occhi e la seguiamo, come seguiremmo Alice alla scoperta del Paese delle meraviglie".

 

Anna Di Prospero nasce a Roma nel 1987. Ha studiato fotografia presso l’Istituto Europeo di Design a Roma e presso la School of Visual Arts di New York. La sua ricerca fotografica si caratterizza per il segno introspettivo con cui esplora la quotidianità e il rapporto tra uomo e spazio. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e Stati Uniti, tra cui Les Rencontres D’Arles, Month of Photography Los Angeles, La Triennale di Milano e il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Tra i suoi riconoscimenti il Sony World Photography nella categoria Portraiture, il People Photographer of the Year degli International Photography Awards e il Discovery of the Year dei Lucie Awards 2011.

Cristina Nuñez. Il potere curativo della vulnerabilità

MLB Gallery, Ferrara, 16 gennaio – 8 maggio 2022

Arte Fiera, Bologna, 13-15 maggio gennaio 2022

 

Due importanti appuntamenti per promuovere il lavoro di Cristina Nuñez quelli organizzati dalla MLB Gallery di Ferrara/Porto Cervo, che rappresenta l’artista in esclusiva per l’Italia. Il 16 gennaio ha inaugurato una antologica dell’artista a Ferrara nella galleria di Maria Livia Brunelli, ospitata in un palazzo rinascimentale davanti al Castello, mentre dal 13 al 15 maggio la galleria le dedica uno stand monografico ad Arte Fiera a Bologna, dove Cristina Nuñez ricreerà il suo studio per permettere di sottoporsi, previa prenotazione, a una seduta individuale per indagare se stessi e le proprie emozioni più profonde.

 

La MLB arricchisce con questa nuova collaborazione la sua scuderia di fotografe che lavorano sul concetto di autoritratto come ricerca della propria identità. Cristina Nuñez è infatti riconosciuta a livello internazionale come la maggior esponente dell’autoritratto fotografico come terapia per indagare il proprio inconscio. Come lei stessa afferma, la sua missione è “convertire il dolore in arte”, in una sorta di alchimia moderna che attribuisce alla nostra vulnerabilità e fragilità un grande potere creativo e curativo.

Nel 1988, nel tentativo di superare i suoi problemi personali, la Nuñez iniziò a scattare autoritratti in privato. Dando forma alle sue emozioni più scomode, queste immagini diventarono una forma di autoterapia attraverso la quale imparò chi lei davvero fosse. In mostra alla MLB saranno esposti alcuni di questi autoritratti della serie Someone to Love (1988-2011): i momenti di profonda crisi, la sofferenza più intensa vengono superati dalla Nuñez grazie all’analisi di se stessa realizzata attraverso l’autoritratto, che permette una prima una fase di accettazione e poi una seconda fase di liberazione, tanto che alcuni di questi scatti sono seguiti da altri subito successivi in cui l’artista si mette a ballare, in una sorta di catarsi emotiva.

Dal 2005 Cristina Nuñez ha sperimentato questa modalità su altre persone: sono nati così i ritratti di Higher Self, di cui in mostra è presentata una selezione di intense opere realizzate con soggetti nudi, a sottolineare un desiderio di mettersi a nudo non solo interiore, ma anche esteriore.

Si tratta di autoritratti che le persone hanno prodotto durante i suoi workshop nelle accademie, nelle scuole, nelle carceri, nei centri di salute mentale e nelle aziende, svolti in uno studio allestito sul posto, invitando ciascuna persona a scattarsi autoritratti mentre esprime emozioni estreme. Racconta l’artista: “Invito la persona a interpretare in totale solitudine emozioni come rabbia, disperazione o terrore, che chiedo di raffigurare con la propria mimica facciale senza vedersi, scattandosi cinque autoscatti mentre ascolta come si sente in quel momento, in modo che l’emozione divenga reale. Quando ha finito, entro nello studio e la accompagno nel processo di percezione delle immagini, coinvolgendola nella scelta dell’opera finale. Le persone mettono il corpo nella massima tensione per spingere fuori tutta l’aria emozionale attraverso la bocca, fino all’ultima goccia. Dopodiché possono concentrarsi solamente sull’ascolto delle emozioni, dei pensieri e delle sensazioni fisiche che rimangono dopo lo svuotamento”.

Questa pratica è diventata dal 2005 un vero e proprio metodo, The Self-Portrait Experience (SPEX), a cui si sono sottoposte più di 3.800 persone fino ad oggi, di differenti nazionalità. In occasione di Arte Fiera a Bologna sarà possibile sperimentare questo metodo nello stand della MLB Gallery (per info e prenotazioni: 346 7953757, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

 

 

MLB Gallery, Corso Ercole d’Este 3, Ferrara, 16 gennaio-8 maggio 2022; ogni sabato dalle 15 alle 19 visite guidate gratuite. Per info: 346 7953757, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Arte Fiera, Bologna, 13-15 maggio (giovedì 12 maggio preview su invito; venerdì 13 maggio: dalle ore 11.00 alle ore 12.00 riservato VIP; dalle ore 12.00 alle ore 20.00 apertura al pubblico; sabato 14 e domenica 15 maggio: dalle ore 11.00 alle ore 20.00).

Cristina Nuñez

Ho iniziato a lavorare sull'autoritratto fotografico nel 1988 per superare i problemi personali derivati da alcune dipendenze in adolescenza, e per stimolare inconsciamente un intenso processo creativo che mi ha permesso di iniziare la mia pratica artistica autobiografica negli anni '90. Completamente autodidatta, e perseguendo intuitivamente la ricerca auto-etnografica, questa pratica ed esperienza nel facilitare il processo creativo delle persone dal 2005 ha portato al dispositivo The Self-Portrait Experience (SPEX). Tengo regolarmente workshop SPEX in prigioni, centri di salute mentale, musei, gallerie, università, scuole superiori e aziende in tutto il mondo. SPEX usa il potere della fotografia digitale onnipresente in un modo diverso dal 'selfies', permettendo l'espressione inconscia per esplorare onestamente emozioni difficili, al fine di ottenere una nuova visione e stimolare il processo creativo come riflessivo.

The Self-Portrait Experience è un dispositivo come lo intendono Foucault e Agamben, incentrato sulla relazione tra potere e conoscenza. Si applica sia alla mia pratica autobiografica che al lavoro collaborativo con altri, e consiste in tre fasi principali: scattare autoritratti, percepire le immagini in profondità e pubblicare le immagini. Il metodo stesso è un viaggio attraverso tutti gli aspetti della nostra vita usando la fotografia. In questi workshop, i partecipanti realizzano un processo "catalitico" trasformando il dolore emotivo in opere d'arte: lavorano sulla percezione profonda delle opere per guardare se stessi attraverso nuove lenti.

Esplorando e interrogando la pratica con me stessa e con gli altri, muovendomi tra le discipline e i mezzi artistici della fotografia, del video, della performance, ho indagato il potere creativo del dolore emotivo, la genesi e le dinamiche del processo creativo inconscio e gli scopi e gli effetti filosofici, psicologici e sociologici di questa pratica con i partecipanti e con il pubblico. La dimensione personale e quella socio-politica sono intimamente connesse: la mia pratica propone un connubio tra l'espressione emotiva e i suoi effetti speculari sul pubblico.

Eccoci arrivati all'ultimo appuntamento con i workshop tenuti dalle nostre artiste, fortemente richiesti da artisti, collezionisti, giornalisti e semplici appassionati interessati a conoscere i percorsi creativi che portano dall'idea iniziale alla definizione di un'opera d'arte fotografica.

Anna Di Prospero, una delle più affermate artiste e fotografe italiane, ci spiegherà cosa precede i suoi scatti, così intensi ed empatici, che ad appena vent'anni le hanno fatto vincere i maggiori premi mondiali di fotografia.
Anna Di Prospero. Fotografia di ricerca e autoritratto.
Dal 3 al 5 dicembre.

Il workshop intende affrontare diverse tematiche sulla fotografia di ricerca, illustrando e approfondendo ogni aspetto di questo specifico settore fotografico.
Partendo dalla presentazione dei lavori di Anna Di Prospero e da un’approfondita introduzione sulla fotografia contemporanea italiana ed estera, si intende affrontare la definizione di autoritratto, sottolineandone l’evoluzione e la differenza con la tanta diffusa pratica del selfie.
Centrale sarà poi la spiegazione del percorso della fotografia di ricerca, focalizzandosi su dettagli pratici e utili: sviluppo di un progetto personale, promozione del lavoro, il ruolo dei social nella fotografia contemporanea, relazioni con gallerie e media, regole e caratteristiche delle stampe fotografiche destinate al mercato dell’arte.

Ogni partecipante potrà vivere poi la preziosa esperienza di una lettura del proprio portfolio da parte dell'artista e di Maria Livia Brunelli, storica dell’arte e direttrice della MLB gallery.

Il workshop si svolgerà a Ferrara presso la sede della MLB gallery. Venerdì 3 dicembre alle 19 verrà offerto ai partecipanti un aperitivo conoscitivo con visita guidata alla MLB Gallery; il workshop proseguirà sabato 4 dalle 10 alle17 e domenica 5 dalle 10 alle 17.

Il costo è di 200 euro a persona (prezzo speciale per studenti di Accademie d'arte 100 euro); la prenotazione verrà registrata col versamento dell'anticipo di 100 euro.

Per prenotarsi inviare una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; per ulteriori informazioni 3467953757 oppure 3314089660
Il corso è riservato ai soci della MLB Maria Livia Brunelli APS; per chi non fosse tesserato il costo è di 20 euro, e per partecipare è necessario il Green Pass o il tampone effettuato entro le 48 ore precedenti.

14.10.2021 / 17.10.2021

06.10.2021 / 10.10.2021

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