22.03.2019 / 25.03.2019
NEL PAESE DELLA MERAVIGLIA
Viaggio fantastico tra il micro e il macro
a cura di Maria Livia Brunelli e Stefano Mazzotti
La meraviglia dell’uomo di fronte alla natura e agli animali rivive nelle opere di due artisti, Barbara Capponi e Marcello Carrà, che ricreano con strumenti diversi due universi di dimensioni micro e macroscopiche, due mondi “distinti ma non distanti”, anzi intimamente legati da quello stesso senso di stupore che le diverse manifestazioni della vita sul pianeta hanno sempre creato nell’uomo.
I Retablos di Barbara Capponi nascono per lo sguardo bambino: sono micro mondi dentro scatole magiche, minuscoli diorami fulminati da un titolo, piccole macchine che generano stupore Per l’artista la meraviglia è legata a tre dimensioni, che considera “parchi naturali dell’anima”: la tra poesia, gioco e umorismo. I Retablos sembrano parenti dei giocattoli – piccoli, colorati, attraenti – e, malgrado in genere trattino temi molto seri, lo fanno in un modo che piace molto ai bambini e anche alla parte bambina dentro le persone grandi.
Marcello Carrà affronta il tema della meraviglia affidandosi ai pensieri di un bambino, capace di essere totalmente convincente e in grado di aprire gli occhi e la mente dei “grandi". L’artista presenta una serie di sculture di animali unite a disegni e testi a penna biro scritti sulle pagine di un quaderno delle elementari, oltre a un impressionante disegno di una cavalletta su un unico foglio di 8 metri, insetto scelto come esponente di un microcosmo di cui l’uomo ha ben poca considerazione, ma che nella sua rappresentazione macroscopica evidenzia la complessità delle forme e delle potenzialità della natura.
La mostra è organizzata in collaborazione con la MLB Gallery, è visitabile dal 20 giugno al 20 ottobre tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18 ed è compresa nel percorso del museo, senza costi aggiuntivi.
NEL PAESE DELLA MERAVIGLIA
Viaggio fantastico tra il micro e il macro
a cura di Maria Livia Brunelli e Stefano Mazzotti
La meraviglia dell’uomo di fronte alla natura e agli animali rivive nelle opere di due artisti, Barbara Capponi e Marcello Carrà, che ricreano con strumenti diversi due universi di dimensioni micro e macroscopiche, due mondi “distinti ma non distanti”, anzi intimamente legati da quello stesso senso di stupore che le diverse manifestazioni della vita sul pianeta hanno sempre creato nell’uomo.
I Retablos di Barbara Capponi nascono per lo sguardo bambino: sono micro mondi dentro scatole magiche, minuscoli diorami fulminati da un titolo, piccole macchine che generano stupore Per l’artista la meraviglia è legata a tre dimensioni, che considera “parchi naturali dell’anima”: la tra poesia, gioco e umorismo. I Retablos sembrano parenti dei giocattoli – piccoli, colorati, attraenti – e, malgrado in genere trattino temi molto seri, lo fanno in un modo che piace molto ai bambini e anche alla parte bambina dentro le persone grandi.
Marcello Carrà affronta il tema della meraviglia affidandosi ai pensieri di un bambino, capace di essere totalmente convincente e in grado di aprire gli occhi e la mente dei “grandi". L’artista presenta una serie di sculture di animali unite a disegni e testi a penna biro scritti sulle pagine di un quaderno delle elementari, oltre a un impressionante disegno di una cavalletta su un unico foglio di 8 metri, insetto scelto come esponente di un microcosmo di cui l’uomo ha ben poca considerazione, ma che nella sua rappresentazione macroscopica evidenzia la complessità delle forme e delle potenzialità della natura.
La mostra è organizzata in collaborazione con la MLB Gallery, è visitabile dal 20 giugno al 20 ottobre tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18 ed è compresa nel percorso del museo, senza costi aggiuntivi.
“Le donne fotografe si ritraggono sempre, quasi sempre. Gli uomini fotografi molto meno. È curioso.
I fotografi non hanno bisogno di cercare la loro anima?”
Concita De Gregorio
Inaugura il 1 dicembre alle ore 18.00 presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia la mostra Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione. Fotografie di Guia Sara Besana, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Simona Ghizzoni, Moira Ricci. Curata da Maria Livia Brunelli, l’esposizione è organizzata dalla MLB Maria Livia Brunelli home gallery in collaborazione con l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa e Contrasto, che è anche l’editore del libro omonimo firmato da Concita De Gregorio a cui l’esposizione, che resterà aperta fino al 3 febbraio 2019, si ispira.
In mostra una cinquantina di fotografie di cinque affermate fotografe italiane, con cui Concita De Gregorio ha a lungo conversato per il suo libro e che si muovono non solo nel campo dell’auto-rappresentazione.
“Nel cammino di studio, ricerca, selezione della fantastica galleria di autoritratti femminili, dalla fine dell’Ottocento alle giovani artiste che pubblicano oggi i loro lavori sui blog, mi sono fermata a parlare con cinque fotografe, a lungo. A tutte – Guia Besana, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Simona Ghizzoni, Moira Ricci – ho chiesto delle loro fotografie; hanno risposto raccontandomi la loro storia: la famiglia, la madre, l’infanzia, la solitudine e la paura, il corpo, il sesso, i figli. Il tempo, l’ossessione del tempo: assenza, presenza. Pieno e vuoto. Cercarsi, mancarsi. Incontrare, incontrarsi. L’autoritratto è la medicina al male di vivere. Il consenso è accidentale, irrilevante. Questo lavoro è iniziato così”.
Ogni artista ha voluto esporre non solo alcune foto contenute nel libro di Concita De Gregorio sul tema dell’autoritratto, ma anche opere più recenti, o addirittura inedite. Si va dalle fotografie surreali e narrative sui temi dell’identità e della maternità di Guia Besana, ai primi autoritratti, accostati alle immagini piene di fascino di luoghi abbandonati, di Silvia Camporesi, fino alla nota serie degli affetti familiari e delle fotografie scattate nelle case abitate temporaneamente da Anna Di Prospero a New York. Per Simona Ghizzoni l’autoritratto è una specie di terapia, un gesto sciamanico per conoscersi e liberarsi dalla paura di vivere, come si vede anche nelle ultime opere, presentate in mostra per la prima volta, mentre Moira Ricci riflette sulla sua incapacità di sentirsi della “dimensione giusta”: nel video Custodia Domestica è piccolissima, mentre diventa grande e ingombrante, ma invisibile per le altre persone, nella grande fotografia A Lidiput.
È interessante notare come nelle opere degli ultimi anni il fulcro della ricerca non sia più rivolto solo verso l’auto-rappresentazione, quasi come se la fase di introspezione a un certo punto venisse superata da tutte le artiste. Accomuna le loro ricerche successive l’indagine del mondo circostante: dalla mappatura dell’Italia regione per regione (Silvia Camporesi), all’immersione nell’ambiente naturale (Guia Besana, Simona Ghizzoni), alla nostalgia per il mondo rurale (Moira Ricci), fino all’esplorazione dello spazio urbano americano (Anna Di Prospero).
Un’altra particolarità che la mostra mette in luce è la contaminazione dei linguaggi: Silvia Camporesi e Simona Ghizzoni scelgono di stampare alcune foto in bianco e nero per poi colorarle pazientemente a mano; Guia Besana accosta immagini fotografiche ad altre inserite in suggestivi light box; Moira Ricci contamina la fotografia con il video e l’installazione, creando effetti sorprendenti; Anna Di Prospero realizza poetici autoritratti nati da gesti performativi in cui l’artista, con il suo corpo, interpreta lo spirito degli edifici architettonici, con riferimenti al cinema e alla danza.
LA MOSTRA
Sede
Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco, 71/c – Venezia
Inaugurazione
1 dicembre 2018, ore 18.00
Apertura
2 dicembre 2018 – 3 febbraio 2019
dal mercoledì alla domenica; dalle 10:30 alle 17:30
Ingresso libero
IL LIBRO
formato: 16x22,4 cm
pagine: 194
fotografie: 90 ca. a colori e in bianco e nero
confezione: cartonato telato
collana: In parole
prezzo: 22,00 euro
UFFICIO STAMPA
CONTRASTO Valentina Notarberardino 3666678862 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MLB MARIA LIVIA BRUNELLI home gallery 346 7953757 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA +39 041 5207797 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La MLB ha esposto nei giorni di ArteFiera 2019 (31 gennaio - 3 febbraio 2019) in una spettacolare torre nel centro di Bologna, ognuno dei sette artisti invitati artista ha avuto a disposizione un piano di un particolarissimo grattacielo medievale trasformato in un rifugio romantico, la Torre Prendiparte. E’ una delle venti torri che rimangono dal periodo di massimo splendore della città, la seconda più alta di Bologna.
Uno spazio di grande suggestione che ha 900 anni, originariamente costruito come rifugio per la potente famiglia Prendiparte, poi seminario e nel Settecento prigione religiosa. Le opere degli artisti saranno allestite ad hoc armonizzandosi con gli spazi della torre, compreso l’accogliente salotto arredato in stile classico, la camera da letto soppalcata, la cucina, l'ex carcere in cui è ancora possibile vedere i graffiti lasciati dai prigionieri sugli antichi muri. Il titolo dell'esposizione è "de-sidera", dal latino "sete di le stelle": "desiderantes" sono tutti coloro che soffrono una mancanza o una nostalgia, quindi "siamo tutti noi per il buio che avvolge il nostro destino". Il titolo è ispirato a un trattato sull'astronomia scritto da un Giacomo Leopardi sedicenne, uno scrittore molto amato dalla curatrice Maria Livia Brunelli, che ha ideato il progetto grazie alla preziosa collaborazione di Carlo Sala e Sabrina Losenno.
Gli artisti hanno interpretato liberamente il tema con riferimenti alla spiritualità, all'ermetismo e all'esoterismo. I primi piani saranno dedicati alla fotografia d'arte con opere inedite e intimistiche di Anna Di Prospero, Silvia Camporesi e Jacopo Valentini, poi salendo si incontreranno i lavori concettuali di Maurizio Camerani, le installazioni dei giovanissimi Francesco Pozzato e Fabio Ranzolin, per arrivare infine a un'urna sospesa a un filo che sarà possibile contemplare per una meditazione solitaria: un'opera intensamente metafisica di Ketty Tagliatti.
L'evento è nato da una sinergia virtuosa tra il proprietario della torre, Matteo Giovanardi, e la MLB, associazione non profit con sede a Ferrara e Porto Cervo, da oltre dieci anni attiva a livello nazionale e internazionale per la promozione dei giovani artisti.